Esattamente come quella portata alla vittoria da Duncan Hamilton e Ivor Bueb nella 12 Ore di Reims a Reims-Gueux il 30 giugno 1956, la Jaguar D-type fu progettata e costruita con un obiettivo specifico in mente: vincere la 24 Ore di Le Mans. Sebbene la C-type avesse decisamente battuto le migliori vetture europee a Le Mans nel 1951 e nel 1953, la minaccia rappresentata da Alfa Romeo, Aston Martin, Ferrari e Mercedes-Benz fece capire chiaramente al Team Manager Jaguar "Lofty" England e all'ingegnere Bill Heynes che era necessaria una nuova vettura. Il risultato fu la D-type: più forte, più leggera e più veloce della C-type, ma alimentata da uno sviluppo da 245 CV dello stesso motore XK. Ciò significava che i proprietari privati potevano facilmente acquistare e manutenere queste auto, che fornivano un utile supporto al team aziendale. La D-type si dimostrò estremamente efficace nella sua missione, diventando una delle auto più dominanti nella storia di Le Mans, con una vittoria in tre dei quattro anni in cui gareggiò, tra il 1954 e il 1957. Il successo della D-type non si limitò alla pista: alla fine divenne la XKSS da strada e ispirò molte delle auto più famose di tutti i tempi, a partire dalla leggendaria E-type.